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Recensione: Il Guaritore - Damiano Leone


IL GUARITORE

di Damiano Leone

Prezzo: €, | Ebook: € 7,00 |
Pagine: 374 | Genere: Thriller Storico |
Editore: Gabriele Cappelli Editore| 
Data di pubblicazione: 19 Febbraio 2020

Trama

In una notte fitta di stelle che brillano sulla Gerusalemme di duemila anni fa, nel silenzio di un sepolcro scavato nella roccia, una figura solitaria veglia il cadavere di un condannato a morte. In apparenza una scena abbastanza usuale per quell’epoca lontana e spesso brutale, ma così non è. Quell’uomo, nudo e completamente inerme è Mark Sacks, proviene dal nostro tempo e deve portare a termine il compito più straordinario mai affidato a un singolo individuo: perché il corpo vegliato potrebbe essere quello di un uomo passato alla storia con il nome di Gesù di Nazareth.
Le cose però non vanno come le alte sfere vaticane auspicavano e Jeshua, così verrà chiamato l’uomo giunto nella nostra epoca al seguito del primo crononauta, si rivelerà un personaggio fortemente contraddittorio.
Completamente privo di memoria, nonostante abbia il fisico e l’indole di un guerriero piuttosto che del profeta illuminato, si rivelerà capace di sensazionali guarigioni. Proprio a causa di queste straordinarie doti diviene oggetto di accese dispute tra i poteri economici, politici e religiosi che dominano nel pianeta.
Il soggetto di tante e non sempre innocue attenzioni non ci sta, e lo dimostrerà riuscendo a evadere dal segretissimo centro ricerche in cui è stato segregato. Nel successivo e istintivo peregrinare, in un mondo che gli appare totalmente alieno, giunge a Roma.
Ma proprio nella Città Eterna dovrà affrontare l’avversario più temibile, un nemico che serve il Male su scala universale e che non esiterà a seminare terrore e distruzione nel cuore stesso della cristianità.
  
 

IL MIO PENSIERO SUL LIBRO
374 pagine che avrei voluto non finissero mai e che ho letto tutte di un fiato perché non riuscivo a staccarmi dalla storia che risulta essere coinvolgente al punto che mi ha fatto scordare di cenare, e non mi ha permesso di chiudere il libro se non a notte fonda, quando finalmente e con dispiacere l'ho finito di leggere.
Con dispiacere perché mi sono così affezionata ai protagonisti, che il pensiero di non vivere  più le loro emozioni e le loro avventure mi rende triste.
Come avrete inteso la trama è originale, accattivante e piena di phatos.
Marck Sacks è il primo uomo a viaggiare nel tempo, e viene inviato nel passato a vegliare un cadavere che potrebbe essere quello di Joshua ben Youssef ovvero Gesù.
Per una serie di eventi, il presunto Gesù e il nostro crononauta, vengono riportati insieme nel presente, dove una schiera di scienziati cercano di capire chi sia veramente quell'uomo particolare che, nonostante la perdita di memoria, sembra imparare velocemente gli usi e la lingua dei nostri tempi.
Costretto a fuggire dalle grinfie degli scienziati in abito talare, scoprirà di essere capace di sensazionali guarigioni e piano piano, con l'aiuto di amici fidati, rivelerà la verità al mondo.
Mark Sacks è un freddo scienziato che viene scelto fra tanti contendenti a fare il primo viaggio nel tempo.
Il suo soprannome è freezer, poiché riesce a tenere sotto controllo in maniera fredda e calcolata le sue emozioni.
Un uomo segnato da un profondo trauma infantile che gli ha fatto perdere interesse per l'amore e per i sentimenti in genere.
Ben descritto e caratterizzato è un personaggio in forte crescita e molto carismatico.
Joshua è l'uomo che tutti vorremmo conoscere.
Bello, carismatico, con un fisico snello e possente, un carattere sanguigno e un animo puro, riesce a conquistare tutti, tranne ovviamente i seguaci del male.
Ben descritto sia psicologicamente che caratterialmente riesce a sedurre sin da subito anche il lettore.
La lettura è scorrevole, godibile e ritmata, lo stile chiaro, emozionale e qualche volta evocativo, comunque sempre in linea con la trama.
Ottimo uso dello show don't tell, con dialoghi credibili che danno profondità e tridimensionalità ai personaggi.
Bella e suggestiva l'ambientazione, che riesce a dare quel tocco di magia che solo una città eterna come Roma, e in particolare il Vaticano, può evocare.
Bello il finale, pieno di colpi di scena, che lascia il lettore con il cuore leggero e soddisfatto, anche se mi auguro che l'autore pensi a un secondo volume con gli stessi protagonisti.
Spero vivamente di vedere una trasposizione cinematografica di questo romanzo così coinvolgente.
Mi è piaciuto in particolare come l'aurore riesce a caratterizzare Joshua, non solo con i dialoghi, ma anche con atteggiamenti e disquisizioni filosofiche, che sollecitano la mente del lettore a formulare un pensiero personale su alcuni argomenti religiosi.
Un libro da leggere alla luce di candele, con un incenso acceso, mangiando pane azzimo e miele e bevendo un buon vino rosso casareccio.
Consigliatissimo non solo agli amanti del genere ma anche a chi è alla ricerca di un libro emozionante.
Davvero bello!

























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