Recensione:La casa dei Fiori Selvatici- Mathangi Subramanian
LA CASA DEI FIORI SELVATICI
Prezzo: €18,00 | Ebook: € 9,99 |
Pagine: 267 | Genere: Narrativa contemporanea |
Editore: Nord|
Data di pubblicazione: 12 Marzo 2020
Trama
Sono in cinque. Cinque ragazze nate lo stesso anno a Paradiso, una baraccopoli ai margini di Bangalore, nel sud dell'India. Tutte e cinque sanno che il mondo segue regole ben precise. Se sei un maschio, passerai l'infanzia a giocare con gli amici, poi i tuoi genitori ti faranno studiare e ti daranno l'occasione di migliorare la tua vita. Se sei una femmina, baderai subito alla casa e ai fratelli più piccoli e difficilmente andrai a scuola, perché tanto ti aspetta il matrimonio, ovviamente combinato. Se sei una femmina di Paradiso, ti toccherà pure fare tutto questo da sola, perché tua madre sarà al lavoro, per compensare le mancanze di un padre assente o fannullone, o entrambe le cose. A Paradiso, sono le donne a occuparsi di tutto, senza mai ricevere niente in cambio. Eppure loro cinque non si arrendono. Imparano a prendersi cura l'una dell'altra. Imparano a guardare oltre le differenze di razza e di religione. Imparano a nutrire non solo lo stomaco, ma anche l'anima, e a sfruttare ogni trucco, dal ricatto alla conversione, pur di restare a scuola. E, quando arrivano i bulldozer a radere al suolo la baraccopoli per costruire un centro commerciale, imparano a lottare per salvare il quartiere. Perché il loro può anche non essere un paradiso, tuttavia c'è un'infinita bellezza nascosta tra le tende lacere e i tetti di lamiera, tra il giallo delle scavatrici e il grigio del cielo. È la bellezza della solidarietà e della speranza. La bellezza dell'amore e del riscatto. La bellezza di un luogo che è – sempre e comunque – casa.
IL MIO PENSIERO SUL LIBRO
Le storie ambientate in luoghi a me non conosciuti mi intrigano sempre molto, così ho deciso di leggere questo libro, attirata soprattutto dalla sinossi che mi ha davvero incuriosito.
Devo riconoscere che sin dalla prima pagina sono stata catturata dalla capacità descrittiva dell'autrice, che riesce a delineare in maniera visiva, sia l'ambientazione che i personaggi.
Così per qualche ora sono diventata anche io un abitante di Paradiso, vivendo sulla mia pelle tutti i disagi di una baraccopoli, ma anche la forte unione che contraddistingue gli abitanti di questo luogo.
In una baraccopoli di Bangalore, cinque ragazze vanno a scuola assieme, si cercano, si aiutano, condividono le loro aspirazioni, le loro speranze, le piccole vittorie e le sconfitte.
In un luogo dove ogni giorno si rischia di non mangiare, sono le donne che portano avanti la famiglia.
Molte perché sposate a uomini perennemente ubriachi, altre perché senza uomini rudi e violenti la loro vita risulta più facile.
Eppure il destino di una ragazza è quello di sposarsi presto e mettere su famiglia, e la possibilità di studiare è data spesso solo al figlio maschio.
Ma la vita va avanti e le prospettive cambiano, così come cambia il modo di pensare delle cinque ragazze, vivendo giorno per giorno l'una affianco all'altra, imparando che le differenze sono doni e le difficoltà opportunità di crescita.
Le protagoniste principali, Padma, Rukshana, Banu, Deepa e Joy sono tutte ben caratterizzate e ben descritte, con una psicologia e un carattere ben distinto le une dalle altre e tutte in crescita, suscitando empatia nel lettore sin da subito.
Sono personaggi molto interessanti, anche se devo riconoscere che le vicende di Banu e di Joy , a mio parere, lasciano un segno maggiore.
La lettura è scorrevole, lo stile è chiaro, in alcuni momenti evocativo, e con la giusta dose di descrizione che riesce a far calare sin da subito il lettore nell'ambientazione.
Buon uso dello show dont' tell con dialoghi verosimili che aiutano a caratterizzare meglio sia i personaggi che la trama.
Ho già posto l'accento sull'ambientazione, che risulta molto ben descritta, così da far vivere al lettore la morsa del caldo-umido, il puzzo dei rifiuti che marciscono al sole, il profumo intenso degli alberi in fiore, i colori vividi e i forti contrasti che caratterizzano una baraccopoli.
Bello il finale, che lascia un profumo di speranza e di giustizia.
Un romanzo che mi ha davvero coinvolto e appassionato, che mi ha fatto riflettere sul vero senso della vita e sull'essenzialità.
Da leggere in ogni stagione, sorseggiando una tisana allo zenzero e assaporando un bel piatto di dhal speziato.
Consigliato a tutti coloro che sono alla ricerca di una storia dai forti contrasti ma con un anima delicata e leggera.
Devo riconoscere che sin dalla prima pagina sono stata catturata dalla capacità descrittiva dell'autrice, che riesce a delineare in maniera visiva, sia l'ambientazione che i personaggi.
Così per qualche ora sono diventata anche io un abitante di Paradiso, vivendo sulla mia pelle tutti i disagi di una baraccopoli, ma anche la forte unione che contraddistingue gli abitanti di questo luogo.
In una baraccopoli di Bangalore, cinque ragazze vanno a scuola assieme, si cercano, si aiutano, condividono le loro aspirazioni, le loro speranze, le piccole vittorie e le sconfitte.
In un luogo dove ogni giorno si rischia di non mangiare, sono le donne che portano avanti la famiglia.
Molte perché sposate a uomini perennemente ubriachi, altre perché senza uomini rudi e violenti la loro vita risulta più facile.
Eppure il destino di una ragazza è quello di sposarsi presto e mettere su famiglia, e la possibilità di studiare è data spesso solo al figlio maschio.
Ma la vita va avanti e le prospettive cambiano, così come cambia il modo di pensare delle cinque ragazze, vivendo giorno per giorno l'una affianco all'altra, imparando che le differenze sono doni e le difficoltà opportunità di crescita.
Le protagoniste principali, Padma, Rukshana, Banu, Deepa e Joy sono tutte ben caratterizzate e ben descritte, con una psicologia e un carattere ben distinto le une dalle altre e tutte in crescita, suscitando empatia nel lettore sin da subito.
Sono personaggi molto interessanti, anche se devo riconoscere che le vicende di Banu e di Joy , a mio parere, lasciano un segno maggiore.
La lettura è scorrevole, lo stile è chiaro, in alcuni momenti evocativo, e con la giusta dose di descrizione che riesce a far calare sin da subito il lettore nell'ambientazione.
Buon uso dello show dont' tell con dialoghi verosimili che aiutano a caratterizzare meglio sia i personaggi che la trama.
Ho già posto l'accento sull'ambientazione, che risulta molto ben descritta, così da far vivere al lettore la morsa del caldo-umido, il puzzo dei rifiuti che marciscono al sole, il profumo intenso degli alberi in fiore, i colori vividi e i forti contrasti che caratterizzano una baraccopoli.
Bello il finale, che lascia un profumo di speranza e di giustizia.
Un romanzo che mi ha davvero coinvolto e appassionato, che mi ha fatto riflettere sul vero senso della vita e sull'essenzialità.
Da leggere in ogni stagione, sorseggiando una tisana allo zenzero e assaporando un bel piatto di dhal speziato.
Consigliato a tutti coloro che sono alla ricerca di una storia dai forti contrasti ma con un anima delicata e leggera.









Anche a me ispirano i libri ambientati in posti che non conosco! :) Questo mi riporta alla mente Mille splendidi soli
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