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[Review Party] Crudezza di Stefano Orsolini


Ciao a tutti Lettori e ben trovati!

Quest'oggi il blog fa un passo indietro nel tempo, tornando con la mente alle fredde temperature di Gennaio per parlare di un romanzo molto particolare che ho potuto conoscere grazie all'intermediazione di un'Agenzia Letteraria, Saper Scrivere, molto competente: Crudezza è la seconda opera di un autore giovanissimo, Stefano Orsolini, che ha dato sfoggia del suo talento attraverso una storia complessa, ricca e coraggiosa sulla vita.

CRUDEZZA


CRUDEZZA
di Stefano Orsolini

Prezzo: € 12,00 | Collana: Formula30
Pagine: 240 | Genere: Narrativa
Editore: Mauro Pagliai Editore| Data di pubblicazione: 19 Gennaio 2019

TRAMA
Un singolo attimo può cambiare ogni cosa, determinare un’intera esistenza. Basta un evento improvviso, come l’incidente stradale che si porta via i genitori del giovane Marco, gettandolo nella disperazione. O come l’incontro con Giulia, e l’inizio di quell’amore che può illuminare anche i giorni più cupi. Marco e Giulia ripartono da zero, seppellendo il passato. Si chiameranno Steve e Madeline, saranno persone diverse, lasceranno dietro di sé tutta quella tristezza. Ma per ricominciare occorre sfidare il destino, una forza capace di manifestarsi all’improvviso ricordandoci che le nostre vite sono, in fondo, niente più che foglie in balia del vento.

IL MIO PENSIERO SUL LIBRO.

Marco della vita ha imparato ad apprezzare i silenzi, gli spazi angusti della mente e la creatività che solo chi ha l'arte e la sensibilità giusta nell'animo sa eviscerare. Giulia di quella stessa entità ha potuto percepire solo lacrime amare, laceranti abbandoni ed una sensazione perenne di immorale insoddisfazione. L'uno il dolore l'ha appena conosciuto, l'altra invece ci ha sempre convissuto. Almeno fino a quando il fato non ha deciso di far convergere le loro strade, portando Marco sul sentiero di Giulia, rendendo meno effimera la speranza di ricominciare a correre, insieme seppur con identità diverse, verso la felicità. Può davvero un frugale attimo cambiare il corso di una vita intera?

Dal profilo ingannatore, Crudezza si presenta fin dalle prime pagine in forte antitesi con l'immagine che ad un primo sguardo di esso si profila: breve, ma non per intensità, e compatto, il secondo romanzo di Stefano Orsolini, autore giovanissimo che riesce a vantare una padronanza della lingua non indifferente, è, infatti, tutt'altro che di semplice lettura. Capace di scavare nella profondità dell'animo umano, ripercorrendo i ricordi di vite in cui passioni e dolori si intrecciano fino a costruire una fitta trama di straordinarie quotidianità, le due voci narranti guidano il lettore attraverso la muta osservazione delle emozioni, a suo modo sfidandolo a non cadere anch'egli  preda di quella disperazione che trasuda implacabile dal nero inchiostro. Proprio la crudezza di cui porta il titolo è a tutti gli effetti la vera protagonista del romanzo che vuole, però, al contempo essere un elogio alle imperfezioni tipiche di ogni essere umano: vizi, debolezze, sogni, aspirazioni ed amori trovano in Stefano Orsolini una voce particolarmente suggestiva e mai accomodante, innovativa nel suo voler ricostruire due vicende tramite immagini riportate alla luce dalla stessa volontà di due diverse personalità di esorcizzare, forse vanamente, il dolore che un beffardo destino ha fatto loro incrociare, coraggiosa nel tentativo di affrontare con brutale schiettezza angoscia ed afflizione senza minimizzazione alcuna. 

Proprio di quello stesso destino, però, l'autore ha voluto dipingere un quadro decisamente più complesso e variegato, capace di rispecchiare ogni singolo aspetto della realtà che in fondo noi tutti ci ritroviamo, volenti o nolenti, a vivere. Non solo sardonico, ma talvolta incline al favore per gli uomini, quasi incarnasse un'esistenza divina irraggiungibile ai comuni mortali, è il caso a manovrare i fili invisibili che tengono i protagonisti legati, paradossalmente, all'oggettività della vita, affidandoli ad uno dei sentimenti più forti e profondi mai conosciuti, l'amore, che con la sua imprevedibilità Crudezza ha saputo adeguatamente destreggiarsi. 

Grazie ad uno stile particolarmente maturo e diretto, ma frammentato al punto tale da risuonare di tanto in tanto ridondante, Stefano Orsolini fa così conoscere la propria voce ad un pubblico ancora ignaro di avere tra le mani l'animo di uno scrittore capace come pochi altri di indagare l'Io più nascosto e profondo dell'essere vivente più caotico e complicato mai nato: l'uomo. 

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