Recensione: Miti e leggende del Giappone - Fiori, giardini e alberi di Frederick Hadland Davis
MITI E LEGGENDE DEL GIAPPONE - Fiori, giardini e alberi.
MITI E LEGGENDE DEL GIAPPONE - Fiori, giardini e alberi
di Frederick Hadland Davis
Prezzo: € 12,00 | Collana: iBambù
Pagine: 88 | Genere: Non-fiction
Editore: Lindau | Data di pubblicazione: 23 Luglio 2020
TRAMA
Se si considerano l’arte e la letteratura giapponesi – dalle stampe dell’ukiyo-e alla poesia haiku, dai motivi ornamentali sulle stoffe dei kimono ai drammi del teatro Nō –, i fiori e gli alberi sono tra i soggetti più rappresentati. La natura vegetale è infatti un elemento centrale della cultura del Paese del Sol Levante, e in questo breve volume Frederick Hadland Davis ci racconta i miti e le leggende che a essa si ispirano. Scopriremo la toccante storia del crisantemo bianco, o quella magica e suggestiva del fiore di loto. O, ancora, la vicenda tenera e commovente del pino, l’albero dell’amore eterno, e i tanti aneddoti di spiriti e creature silvestri che popolano l’immaginario collettivo giapponese.
IL MIO PENSIERO SUL LIBRO.
Da sempre gli amanti della natura sostengono che vivere circondati da essa apporti al nostro organismo, in senso stretto ed in senso lato, notevoli benefici. Da un benessere fisico sensibilmente più evidente ad un appagamento dell’intelletto nettamente superiore, diversi studi dimostrano infatti come corpo, anima e mente reagiscano in maniera più che positiva alla vita in mezzo al verde, aumentando l’autostima, la capacità di concentrazione e la creatività del 50%, riducendo l’ansia e lo stress, contribuendo al miglioramento delle difese immunitarie e della tonicità della pelle ed influenzando in maniera significativa il metabolismo. Ma non solo, perché sebbene nelle arti occidentali i riferimenti e le odi alla sua bellezza non manchino, è nella cultura orientale, in particolar modo in quella giapponese, che la natura assume un ruolo fondamentale.
In Miti e leggende del Giappone – Fiori, alberi e giardini, Frederick Hadland Davis cerca di analizzare proprio questo aspetto, portando i suoi lettori a conoscenza del particolare simbolismo che ruota attorno ai tre elementi specifici che costituiscono il sottotitolo del piccolo volume. Attraverso tradizioni e favole in cui fatti storici e narrazioni fantastiche si intrecciano, il giornalista e storico britannico ritrae un profilo ancora troppo poco conosciuto del Paese del Sol Levante, trasmettendo tutta la poesia di cui solo la natura è portatrice.
Sono molte, infatti, le leggende strettamente legate a fiori ed alberi che hanno contribuito a modo loro a formare buona parte della cultura folkloristica del Paese e sorprende vedere come i concetti degli stessi siano per lo più connessi alle anime e agli spiriti, capaci di abbandonare quel carattere etereo che li contraddistingue per farsi reali in mezzo agli uomini e dare così vita, figurata e non, a tutta quelle serie di significati attribuiti, nel corso del tempo, ad ogni entità naturale.
Piacevole ed interessante anche nella sua costruzione, dove testi più o meno brevi e molto immediati si alternano ad illustrazioni che portano la firma di Hokusai, dal volume è possibile evincere anche le differenze che scorrono inevitabili tra il mondo occidentale e quello orientale, in cui la natura va oltre il rendere suggestivi i suoi incantevoli paesaggi, ma diviene in maniera più ampia parte del senso stesso della vita dei suoi abitanti, che in sua assenza perderebbero le ragioni più profonde dell’amore, della poesia, della memoria e della religione.
Vista come vero e proprio rifugio per anima e mente (Hojoki - Ricordi di un jo quadrato di Kamo no Chomei, monaco eremita del XII secolo), in ogni stagione la natura presenta, infine, una peculiarità che la sensibilità del mondo nipponico sa cogliere impeccabilmente in ciascuna sua sfumatura, andando a ricreare all’interno dei propri giardini perfette esplosioni di profumi e colori capaci di trasmettere al solo sguardo la purezza delle emozioni.
E così, una lettura semplice e veloce riesce a trasformarsi in un viaggio inebriante in quella che è solo la superficie dell’universo magico che alla luce del sole si rivela in grado di esprimere quel potenziale paradisiaco che ogni anno attira a sé migliaia di persone intenzionate a riempire i propri occhi di una bellezza unica ed inestimabile.
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