Recensione: La classe di Christina Dalcher
Esce oggi per la Casa editrice nord un nuovo libro di Christina Dalcher, autrice di Vox..
Pronti a scoprirlo con me?
LA CLASSE
Pagine: 416 | Genere: Distopico |
Editore: Casa Editrice Nord | Data di pubblicazione: 5 Novembre
Trama
Immagina una scuola in cui non c'è spazio per i favoritismi e tutti sono giudicati in base ai risultati. Una scuola in cui gli studenti migliori non vengono rallentati dai mediocri o presi in giro dai bulli. In America, tutto questo è diventato realtà grazie al Q, un quoziente calcolato sulla base di test e sulla condotta, che determina l'istituto da frequentare: gli alunni più brillanti vengono ammessi nelle impegnative Scuole Argento, che assicurano l'ingresso ai college più esclusivi, mentre gli studenti normali rimangono nelle Scuole Verdi. Le «mele marce», invece, sono allontanate dalle famiglie e portate nelle Scuole Gialle, delle strutture isolate dove imparano le materie di base e la disciplina. E per fare in modo che nessuno rinunci a migliorarsi o si sieda sugli allori, i test Q vengono ripetuti ogni mese. Elena Fairchild ha partecipato alla creazione del sistema Q e lo riteneva la chiave per una società più equa, più giusta. Adesso però, dopo alcuni anni come insegnante in una Scuola Argento, è tormentata dai dubbi: sebbene abbia accolto diversi alunni provenienti dalle Scuole Verdi, non ha mai visto qualcuno tornare dalle Scuole Gialle. I genitori ormai temono quel pullmino che passa di casa in casa il giorno successivo all'esame. E ora anche lei è una di quei genitori: sua figlia Freddie ha ottenuto un risultato troppo basso e le verrà portata via. Senza esitare, Elena si fa bocciare al test Q per insegnanti e viene trasferita nella stessa Scuola Gialla della figlia. E lì scoprirà che, quando le persone sono ridotte a numeri, non c'è limite a quello che può succedere a chi non conta più nulla...
IL MIO PENSIERO SUL LIBRO
Pur non avendo letto Vox conoscevo di fama Christina Dalcher, ne ho sempre sentito parlare benissimo ed ero veramente curiosa così appena ho saputo dell'uscita di La classe ho deciso di leggerlo...
All'inizio ho fatto un po' fatica a portare avanti la lettura, ma piano piano capitolo dopo capitolo la Dalcher mi ha portato all'interno della sua storia, mi ha mostrato un mondo non tanto lontano dalla nostra realtà e soprattutto sfruttando la finzione tipica dei libri ha parlato di temi ancora troppo tristemente attuali in un'era in cui ci si reputa "superiori" rispetto al passato, ma ancora così imperfetti da continuare a fare gli stessi errori del passato.
Come sarebbe il mondo se tutto si basasse su dei test che valutano il nostro IQ creando scuole ad hoc in base alle nostre capacità? Apparentemente potrebbe sembrare perfetto, ma in realtà sarebbe solo un modo diverso per creare diversità, ghettizzando chi non ha certi attributi...
Elena, la protagonista, è insegnante in una scuola elitaria, suo marito lavora per la pubblica istruzione e le sue figlie vanno in ottime scuole, tutto sembra perfetto, ma ad un certo punto qualcosa cambia e Elena si rende conto che quel mondo dorato in cui vive nasconde una verità agghiacciante, grattando via l'oro resta il "marcio" e lo scopre quando il suo mondo crolla, quando nella sua famiglia non tutti sono i privilegiati e le viene strappata via la figlia di 9 anni.
Una storia agghiacciante quella che ci racconta Christina Dalcher, che ricorda il periodo hitleriano e le pulizie etniche, una storia che vi lascerà addosso non poca angoscia, ma nello stesso tempo catturerà completamente la vostra attenzione, lasciandovi spesso senza parole.
Ho letto questo libro senza fretta, prendendomi il tempo necessario di elaborare la storia, riflettendo su alcuni temi come il controllo delle nascite, scegliendo di far sopravvivere solo i feti con un IQ adeguato, mi sono venuti i brividi a pensare ad una società perfetta, creata in laboratorio in modo da non avere "diversi"..
La Dalcher ha uno stile scorrevole, la lettura scivola via placidamente, a tratti è meno scorrevole ma la storia crea una vera e propria dipendenza nel lettore, che fin dalle prime pagine sente salire un po' d'ansia, come se fosse consapevole del finale dolce amaro che lo attende.
Come ho detto all'inizio non avevo ancora letto nulla di questa autrice ed è stata una vera scoperta, mi piace come riesca a trattare argomenti così forti senza esagerare, mettendo in ogni parola e in ogni capitolo un certo vigore e riuscendo a catturare completamente il lettore.
Un libro questo non facile da "digerire", am che mi sento di consigliare caldamente a tutti!










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