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Recensione: La Ragazza con le Trecce di Wilma Geldof

 

LA RAGAZZA CON LE TRECCE


                                                                   di Wilma Geldof




Prezzo:
 €  18.00 | Ebook: €  9.99|
Pagine: 372  | Genere: Narrativa Storica |
Editore: Nord  |  
Data di pubblicazione: 28 Gennaio 2021

Trama
Tutto comincia nel 1941, quando un signore distinto bussa alla porta di casa Oversteegen. L'uomo ha una proposta per la giovane Freddie, che con quelle trecce e il fisico minuto dimostra anche meno dei suoi sedici anni. Nessuno sospetterebbe di lei, quindi è la candidata ideale per entrare nella resistenza contro gli occupanti tedeschi. Freddie accetta, a una condizione: non uccidere. Non vuole diventare come i mostri che combattono. All'inizio le vengono affidati compiti innocui, come trasmettere messaggi o sabotare linee elettriche. Poi, però, le regole del gioco cambiano e le viene chiesto di andare nei locali frequentati dai nazisti, farsi notare dall'obiettivo e convincerlo a seguirla in un luogo appartato, nel bosco, dove lo attenderanno i sicari dell'organizzazione clandestina. Freddie non ha dimenticato la sua promessa, eppure fa ciò che è necessario. A poco a poco, il limite che si era imposta scivola sempre più in là e lei inizia a pianificare attentati e anche a liquidare personalmente i bersagli. Sono in guerra, e in guerra tutto è permesso, perché il male deve essere estirpato a ogni costo. Ma, in un clima di sospetto e delazioni, Freddie è davvero pronta a sacrificare la sua giovinezza, la sua identità, le amicizie e, forse, anche l'amore? Ispirato dalla vera storia di Freddie Oversteegen, rimasta sconosciuta per più di settant'anni, questo romanzo rende omaggio a una donna eccezionale che ha vissuto in tempi eccezionali, e che tuttavia ha saputo preservare la sua umanità, la sua voglia di vivere, il suo desiderio di amare e di essere amata.


IL MIO PENSIERO SUL LIBRO
Un libro che parla di donne coraggiose pronte a sacrificare la loro vita per ottenere la liberazione dagli oppressori.
Una storia che si è ripetuta in molte nazioni europee, compresa l'Italia, ma che purtroppo è stata spesso sottovalutata e occultata.
Si tende a ricordare solo le grandi imprese di alcuni uomini, ma cosa sappiamo dell'immenso sacrificio delle donne partigiane?
Quando ho letto la sinossi di questo libro sono stata letteralmente catturata dalla storia, ancor prima di immergermi nella lettura, proprio perché racconta della vita  di due staffette della resistenza olandese.
Truus e Freddie sono due giovani sorelle, una di diciannove anni l'altra di sedici, senza padre e con una madre impegnata nella resistenza.
Cresciute con princìpi di libertà e uguaglianza, non hanno tentennamenti quando le viene proposto di entrare a far parte di un gruppo scelto della resistenza.
All'inizio hanno incarichi come staffette, poi piano piano iniziano a ottenere compiti sempre più particolari e pericolosi fino a quando non viene chiesto a Freddie di sedurre un particolare militare tedesco, convincerlo a seguirla nel bosco per poi farlo eliminare dai suoi compagni partigiani.
Questa azione  segnerà Freddie in maniera incisiva, lasciandola preda di dubbi e incertezze ai quali non  può permettersi di dare sfogo.
C'è la guerra, e in guerra come in amore, tutto è concesso.
Freddie è un'adolescente sensibile e coraggiosa, innamorata di un suo coetaneo e amante della vita.
Non sopporta le ingiustizie e soprattutto odia la guerra e le assurdità che ne derivano.
Non riesce a stare con le mani in mano, così quando le viene proposto di entrare nella resistenza, accettare le sembra la scelta più ovvia.
Nonostante la vita la metta di fronte a situazioni brutali e crudeli, riesce a mantenere una sorta di purezza intellettuale.
Ben descritta e caratterizzata risulta essere un personaggio in crescita con il quale si riesce ad entrare in empatia.
La lettura è scorrevole e ritmata, lo stile è secco, deciso, scarno, con momenti di introspezione e descrizione e altri di dialoghi brevi, serrati ed essenziali.
Questo modo di scrivere però in alcuni punti confonde il lettore, soprattutto durante i dialoghi, poiché spesso non è chiaro chi dei protagonisti sta parlando.
Non sono riuscita a capire se è una caratteristica dell'autrice o se è stato un problema di traduzione, comunque è un peccato perché la storia è molto bella e meritava, a mio avviso, una cura migliore, sia sui dialoghi che sulle descrizioni che a volte avrebbero avuto bisogno di qualche riga in più.
L'ambientazione fa da bella cornice alla storia e in alcuni punti ne diventa quasi la coprotagonista.
Ben descritta e visibile, come ho già spiegato  avrebbe meritato, a mio avviso, un pochino più di attenzione, proprio per far entrare meglio il lettore nella storia.
Ma a parte questi dettagli, è un romanzo che merita di essere letto, soprattutto perché è una storia vera che rende omaggio a una donna coraggiosa, umana, sensibile e caparbia che ha saputo mantenere intatti i suoi principi e la sua voglia di vivere.
Consigliato a chi è alla ricerca di una storia vera ambientata durante la seconda guerra mondiale e a chi ama biografie di donne.











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