RECENSIONE: IL TOCCO DEL MALE DI MAX SEECK
Prezzo: 9,90 € | Ebook: 4,99 € |
Annika Lehto, profiler Interpol in congedo forzato dopo un’esperienza che l’ha profondamente segnata, chiede di rientrare in servizio per riprendere la caccia del criminale internazionale Jare Westerlund, alias Carl-Erik Sundman, creduto morto fino a nuovi recenti sviluppi delle indagini. Annika pretende però di lavorare con Daniel Kuisma, al momento in detenzione preventiva in attesa di processo per crimini e crudeltà di guerra. Insieme iniziano una sfiancante caccia all’uomo, che spazierà tra Croazia, Francia, Finlandia, Svezia e Norvegia, dietro a indizi e tracce raccolti in sinergia tra varie forze di polizia europee e FBI: ma ogni volta che sembra manchi poco a catturarlo, un tassello si aggiunge alle informazioni in loro possesso e si delinea così sempre più nitidamente la natura manipolatrice e malvagia dello psicopatico più ricercato d’Europa.
Max Seeck, autore finlandese ha all’attivo
altri tre romanzi, ma “Il tocco del male” è il primo tradotto in italiano. Un’altra
voce del thriller scandinavo va a ingrossare le fila del già nutrito gruppo di
scrittori nordici che negli ultimi anni hanno iniziato a far sentire la loro
voce e dato vita a personaggi letterari interessanti e carismatici.
A mio parere nulla di nuovo, comunque: ben
scritto, interessante, ma piuttosto simile a molti altri già letti. I paesaggi nordici,
la neve e il freddo, i personaggi già visti: in particolare, Annika Lehto, agente
Interpol in forze a Lione, alle dipendenze di Stephen Parker, un po’ troppo
malleabile e cedevole nei confronti del fascino della sua agente. Annika è la
classica agente in gamba, con un evento traumatico nel suo passato recente che
la costringe a sedute di psicoterapia e autoisolamento. Single, con una madre
che vede pochissimo e che è in pena per lei, vive una nuova avventura con un
partner maschile: tra i due c’è sicuramente un qualche cosa di irrisolto che
rimane in sospeso.
Daniel Kuisma, carcerato che si professa
innocente ma incastrato dai potenti che vogliono mettere a tacere informazioni
scomode. Fumatore incallito di sigarette che consuma soltanto lui, chiuso nella
cella d’isolamento riceve visite sgradite con la complicità dei secondini e fa
sogni chimici molto vividi che lo lasciano tremante e madido di sudore.
William Robertson, giornalista americano
multimilionario senza scrupoli che parte da umili origini e si innamora della
bella finlandese, salvo poi dimenticarla in un angolo della sua vita in favore
di soldi, glamour, donne, coca e alcool, per poi essere abbandonato e piangere
la lontananza del figlioletto.
Il commissario di Zagabria Josip Buvina, due
metri di pacatezza e bei modi.
Insomma, non è sicuramente un romanzo innovativo. Ma questo non significa che non sia interessante.
L’inizio è un po’ confusionario, spiazza il lettore che fatica a districarsi nel marasma di personaggi tutti diversi, ognuno con la propria storia slegata dal resto e la propria collocazione geografica: inizialmente sembrano tanti piccoli racconti poco comprensibili, soltanto macinando diverse pagine le storie si intrecciano tra loro e diventano una trama unica. Bisogna comunque superare i due terzi del libro prima che questo prenda ritmo, perché le prime duecento pagine scorrono lentamente e senza grossi scossoni narrativi: superata questa soglia la trama scende in picchiata e i colpi di scena si susseguono senza sosta, lasciando il lettore in costante tensione fino alla fine, anche se viene lasciato poco spazio ai dettagli e al percorso investigativo; è carente di lunghi interrogatori e ricostruzioni cui siamo invece abituati da scrittori e serie americani. Però le ultime 100 pagine scorrono via in un attimo, tenendo il lettore incollato e smanioso.
Il finale è aperto, quasi sospeso, a
lasciare la possibilità di un nuovo capitolo.
Non voglio stroncare del tutto il romanzo di Max
Seeck, perché nonostante l’inizio lento e un po’ contorto, poi diventa
intrigante e mozzafiato, permettendogli un salvataggio in corner.
Cari lettori, se siete amanti del thriller
nordico con note di spionaggio internazionale, dei paesaggi con distese di neve e ghiaccio a perdita d’occhio, avventuratevi in questo romanzo, consapevoli però che non
si tratta di una lettura da spiaggia, ma necessita di concentrazione e attenzione.
Commenti
Posta un commento