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Recensione: La collana di cristallo di Cristina Caboni




LA COLLANA DI CRISTALLO



                                                                   di Cristina Caboni



Prezzo: € 18,60 | Ebook: €  9,99|
Pagine: 304| Genere: Narrativa Contemporanea |
Editore: Garzanti |  Data di pubblicazione: 3 Ottobre

Trama

Il vetro soffiato si gonfia in attesa di prendere forma: è quasi una magia e, quando la meraviglia si realizza, Juliet si sente forte e al sicuro. I suoi famigliari la fanno sentire sempre fuori posto, non accettano il suo mondo fatto di creatività, perché per loro la cosa più importante è la razionalità. Per questo non vogliono che parta per Murano, dove è stata ammessa alla scuola per vetrai più prestigiosa del mondo. Ma Juliet non sente ragioni, se non quelle del cuore, e non rinuncia all'opportunità di realizzare il suo sogno più grande, anche se questo vuol dire trovarsi da sola dall'altra parte dell'oceano. Con sé ha un amuleto, una collana di cristallo che la tata di famiglia le ha affidato sussurrandole parole misteriose: «È tua, perché le somigli così tanto». Juliet non ha idea di cosa significhi ma, arrivata nella colorata isola attraversata dai canali, sente che il gioiello le dà la forza di affrontare una sfida in cui non mancano ostilità e pregiudizi, perché lei è l'unica ragazza ammessa. Ma soprattutto le fa dimenticare la paura di non essere all'altezza. Ciò che non si sarebbe mai aspettata è che in una delle perle di cristallo sia incastonato lo stesso stemma che spicca sul palazzo che ospita la fornace. C'è un segreto che deve scoprire. Un segreto che lega la sua famiglia a un diario in cui sono custodite geniali formule per lavorare il vetro e a una donna di Murano vissuta nel secolo scorso. Ad aiutarla c'è Marcus, il direttore della scuola: insieme si perderanno tra le calli incantate in cerca del passato, ma soprattutto in cerca di sé stessi. Cristina Caboni regala ai suoi lettori il suo decimo romanzo. In questo nuovo lavoro ha scelto il fascino di Murano per raccontare la storia di una ragazza che scopre la propria forza guardando alle donne che, prima di lei, hanno provato a farsi strada, e a un futuro che non fa paura, ma è pieno di voglia di vivere.


IL MIO PENSIERO SUL LIBRO


Sono davvero poche le autrici italiane che seguo, probabilmente si contano sulle dita di una mano e poi c'è Cristina Caboni, che definirla una delle mie autrici preferite sarebbe riduttivo, perché lei è il mio porto sicuro, ogni suo nuovo libro è per me la coperta di Linus, un luogo caldo in cui trovare sempre conforto.
Quando ho accettato di leggere in anteprima La collana di cristallo non avevo dubbi sul fatto che l'avrei amata, ma come sempre accade per ogni nuovo libro la Caboni riesce sempre a conquistarmi e a stupirmi.
Questa volta la storia è ambientata a Venezia sull'isola di Murano, un luogo magico e unico in cui mi son persa per ore mentre ammiravo quei capolavori di arte del vetro.
Prima di ogni capitolo Cristina Caboni ci racconta un po' di storia di Murano e dei suoi maestri vetrai, in ogni pagina poi è chiaro il lavoro certosino che ha fatto l'autrice, che quando scrive una nuova storia si impegna al massimo studiando tutto nei minimi particolari, per non lasciare mai nulla al caso e soprattutto per permettere al lettore di immergersi totalmente nell'atmosfera della storia.
Chi conosce la Caboni sa che i suoi libri raccontano di donne e non sono mai semplici donne, sono donne forti, caparbie, determinate, che cadono e si rialzano, che non si arrendono, donne che soffrono, che portano addosso delle cicatrici invisibili che mostrano con orgoglio e fierezza.
Storie di donne come dicevo una è Juliet, poco più di ventenne americana con la grande passione per il vetro, una ragazza che è sempre stata trattata come una buona a nulla, troppo fragile, inaffidabile, che non sa quale è il suo posto nel mondo, ma in realtà Juliet ha le idee chiare, solo che la sua strada era ancora lunga e per nulla facile, ma quando arriva a Venezia finalmente tutto inizia a cambiare, anche se non mancheranno le difficoltà. 
Juliet l'ho adorata, la sua storia, la sua evoluzione e anche il suo rapporto con Marcus e sono naturalmente rimasta affascinata dal mistero della collana di cristallo.
L'altra protagonista femminile è Marina, vissuta negli anni 40 e che è collegata da un filo invisibile e soprattutto dall'amore per il vetro a Juliet, anche lei una donna forte, che deve combattere contro alcune mentalità maschili che ahimé persistono ancora ai giorni nostri. Un'altra epoca, una donna con una storia diversa, ma comunque una guerriera che non si lascia abbattere, che sa bene cosa vuole.
Mi son persa tra le pagine de La collana di cristallo, mi sono sentita vicina a entrambe le protagoniste, ho amato i riferimenti anche alla vita di Marietta Barovier, figura storica veramente esistita e che ha creato le perle chevron... I riferimenti a questa figura storica mi hanno incuriosita e mi hanno spinta a fare ricerche e a scoprire chi era e tutto ciò mi ha fatto apprezzare ancora di più il lavoro di Cristina Caboni.
Una lettura magica La collana di cristallo, la Caboni ha il potere di far prender vita ai suoi personaggi, l'inchiostro si anima nella mente del lettore, prendendo la forma dei luoghi descritti, dando corpo ai protagonisti e avvolgendo il lettore trasportandolo per le vie di Murano, facendogli provare emozioni forti, riuscendo a farlo empatizzare con le protagoniste e regalandogli una pausa dal mondo.
Lo stile della Caboni è unico, preciso, scorrevole, lineare, ogni suo libro è un'opera d'arte, è una finestra sul mondo, un luogo fuori dal tempo in cui rifugiarsi.








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