FINCHÉ NEVE NON CI SEPARI
di Jacki James
Prezzo: € --- | Ebook: € 4,99 - KU |
Pagine: 170 | Genere: Romance MM|
Editore: Quixote| Data di pubblicazione: 5 novembre
Trama
Dicono che non ci sia nessun posto come casa, durante le vacanze di Natale… ma questa cosa
non vale se non c’è nessuno che ti ama.
Quando vieni piantato in asso in aeroporto, appena prima di un viaggio alle Bahamas, passare
il Natale a casa da solo non è così invitante, per questo salire sul primo aereo disponibile per una
località innevata sembra un’ottima idea… fino a che non realizzi che non hai pianificato niente, non
hai un posto dove dormire e non hai niente da metterti, oltre qualche camicia hawaiiana e un
costume da bagno.
Fortunatamente, Arlo, l’affascinante gestore del B&B locale, viene in mio aiuto.
Christmas Falls dovrebbe essere una veloce gita fuori porta, ma la cittadina è così adorabile. E
la stessa cosa si può dire di Arlo.
IL MIO PENSIERO SUL LIBRO
Ci sono viaggi che nascono da una scelta impulsiva, da un momento di rabbia o di delusione.
E poi ci sono quelli che, pur iniziando nel modo più sbagliato possibile, finiscono per portarci esattamente dove dovevamo arrivare.
È questo il cuore di Finché neve non ci separi, un romanzo che comincia come una limonata — leggera e un po’ acidula — e si chiude come una cioccolata calda con panna: dolce, avvolgente e rassicurante.
Emerson, scrittore di successo e uomo abituato al caos della città, si ritrova improvvisamente solo durante le feste. Il biglietto aereo che avrebbe dovuto segnare l’inizio di una vacanza romantica diventa il simbolo di una delusione: la ragazza con cui doveva partire ha preso un volo, ma non con lui.
Per orgoglio, o forse per istinto di sopravvivenza, Emerson decide di non rinunciare a quella vacanza. Sale su quell’aereo “a caso” e atterra a Christmas Falls, una cittadina che sembra uscita da una fiaba innevata.
Lì incontra Arlo, un uomo grande e rassicurante, gestore di un bed and breakfast ereditato dalla nonna e portato avanti con un amore contagioso. Arlo è la calma fatta persona: profondamente legato alle piccole cose, alle tradizioni e alla sua comunità. Non si aspetta certo che un ragazzo di città come Emerson — bello, ironico, famoso — possa trovare qualcosa di interessante nel suo mondo fatto di biscotti alla cannella e pupazzi di neve.
E invece, giorno dopo giorno, scopre che proprio quello sguardo esterno gli restituisce la meraviglia che aveva dimenticato.
Tra i due nasce un’intesa lenta, fatta di conversazioni rubate, sguardi che si cercano e gesti quotidiani che diventano intimi senza bisogno di parole. Emerson, abituato a relazioni superficiali, scopre la bellezza della semplicità; Arlo, che ha amato e sofferto davvero, ritrova il coraggio di aprirsi di nuovo.
Finché neve non ci separi è una storia che si legge d’un fiato ma lascia il sapore dolce di qualcosa di autentico. Non punta a stupire con grandi colpi di scena, ma a far respirare un’atmosfera: quella del Natale come tempo sospeso, in cui tutto può ricominciare.
È un romanzo che profuma di casa, di neve, di seconde possibilità.
Un invito a credere che, a volte, un biglietto sbagliato può condurci esattamente dove il cuore aspettava di arrivare.
Barbara
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