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Recensione: Pronti, partenza, brillate! di Rye Cox

 


TITOLO



                                                                   di Rye Cox



Prezzo: €  --- | Ebook: €  4,99 - KU|
Pagine: 206| Genere: Romance MM|
Editore: Quixote|  Data di pubblicazione: 17 novembre

Trama

Non c’è niente di più fastidioso del Natale…

Capisco l’ironia di essere il proprietario di una fattoria di alberi di Natale e di odiare proprio la festività che tiene in piedi l’attività della mia famiglia, ma Christmas Falls prende questa stagione fin troppo sul serio, con i suoi nomi commerciali festosi e la pura allegria che avvolge la città intera. Non sono il Grinch, ma posso capire come ci si sente quando si è circondati da tutta questa gioia.

Non è di aiuto quando un nuovo lavoratore part-time si unisce alla fattoria degli alberi ed è l’incarnazione stessa della gioia, a partire dal suo nome: Felix Joy. Ha dieci anni meno di me e sento la differenza di età in ogni secondo in cui interagisco con lui. Il suo entusiasmo mi sfinisce, eppure non riesco a stargli lontano, anche se questo significa dover sopportare il ridicolo soprannome che mi impone. Riesce a sciogliere la tensione del Natale, ma questo non lo ammetterò mai. Sono pronto a smontare tutte le luci accecanti, ad andarmene e ad avere finalmente un po’ di pace e tranquillità.


IL MIO PENSIERO SUL LIBRO

Il Natale, si sa, è il periodo dei miracoli e delle seconde possibilità.

E a Christmas Falls, tra file ordinate di abeti e lucine scintillanti, l’amore trova un modo inaspettato di farsi strada nel cuore del nostro protagonista, Bruce.

Bruce è l’anima silenziosa e laboriosa de La Fattoria degli Alberi di Natale, una vera e propria istituzione familiare. 
La sua vita è scandita dal ritmo delle stagioni e dal senso di responsabilità. Dopo aver cresciuto i fratelli minori, ha sviluppato una sorta di complesso da “papà orso”: protettivo all’eccesso ma anche arrendevole.
La sua scarsa propensione ai rapporti sociali lo rende schivo e restio ai cambiamenti. Le poche relazioni passate sono state percepite come un fardello — sinonimo di impegni, aspettative, rumore e distrazioni.
Bruce è un affascinante puzzle di contraddizioni: timido ma autorevole, duro ma con un cuore tenero. 

L’arrivo di Felix, assunto come lavoratore stagionale, sconvolge il fragile equilibrio della fattoria. Bello, solare e desideroso di cambiare vita (e magari trovare l’amore), Felix è l’esatto opposto di Bruce.
Il loro primo incontro sembra uscito da una commedia romantica: un goffo incidente nel cortile, durante il quale Bruce resta letteralmente folgorato dalla bellezza del ragazzo che — come un vero e proprio angelo biondo — lo salva da una rovinosa caduta. Un esordio memorabile, preludio di una scintilla inevitabile.

Ciò che rende questo volume particolarmente riuscito è l’interazione con i personaggi già noti della serie:

Felix stringe amicizia con Jem, il volto famoso del Festival che alloggia nel cottage vicino; Bruce trova un confidente nell’amico Griff, organizzatore del Festival di Natale; e l’intraprendente Felix si allea con il fratellino di Bruce, legandosi anche a Logan, che lo aiuta a realizzare un grande progetto.
Queste connessioni non sono solo cameo piacevoli, ma una rete emotiva che arricchisce e sostiene la relazione centrale.

Il fulcro emotivo della storia è lo scontro tra il desiderio di Bruce di mantenere il suo status quo e l’irresistibile attrazione per Felix.
Quest’ultimo, con la complicità del fratello di Bruce, introduce piccoli ma costanti cambiamenti nella fattoria, mettendo a dura prova la resistenza del nostro orso alle novità. 
Bruce si trova così diviso tra l’ascoltare il proprio cuore e la voce della ragione che gli urla di proteggersi.

La bellezza di Pronti, Partenza, Brillate! sta nel modo in cui l’avvicinamento graduale spinge i due protagonisti a vedere il mondo con gli occhi dell’altro.
Il loro patto implicito è quello di darsi una possibilità, senza pesare sull’altro. 
È una storia sulla libertà di amare senza paura e su come la vera stabilità possa nascere proprio dalla capacità di accettare il cambiamento. 

Barbara










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