Recensione: Love Interest di Clare Gilmore
Trama
Office romance, enemies to lovers e un protagonista maschile metà americano e metà coreano: cosa potrei mai chiedere di più? Love Interest di Clare Gilmore è stata una vera scoperta, una lettura piacevole, mai scontata e soprattutto ben costruita.
Casey, la protagonista femminile, all’inizio mi ha dato un po’ sui nervi: appare rigida, sulla difensiva, quasi impenetrabile. Ma andando avanti il suo personaggio si apre completamente, mostrando debolezze, fragilità e una forte capacità di autocritica, e mi ha letteralmente conquistata. È determinata, brillante, piena di inventiva — e allo stesso tempo convinta di aver deluso i genitori scegliendo un percorso lavorativo diverso dal loro. Lei, che è praticamente allergica a tutto (e non manca di ricordarcelo!), non si rende conto di essere a sua volta una fonte d’ispirazione: pur lavorando nella finanza, riesce a creare una forma d’arte diversa da quella che ha visto in famiglia, tra un padre musicista country, una madre fotografa di concerti e un patrigno fiorista. Casey è un mix perfetto di insicurezza e forza, e vive ogni emozione in maniera piena, senza mai essere superficiale.
Anche Alex è un personaggio molto determinato. La sua vita sembra semplice, persino privilegiata, essendo il rampollo di una famiglia ricca; ma, capitolo dopo capitolo, rivela tutte le sue crepe, il dolore per un padre assente che non ha saputo amarlo e quello per una madre che gli ha dato tutto ma se n’è andata troppo presto. Questa complessità lo rende incredibilmente umano e credibile.
La storia si dipana con naturalezza: Alex cerca di avvicinarsi a Casey, mentre lei prova a tenere le distanze. Si punzecchiano, si irritano, si mettono alla prova, e piano piano si lasciano andare. Si confidano, si mostrano fragili, si scoprono… e inevitabilmente finiscono per innamorarsi. Ma la strada verso la felicità non è lineare: problemi, incomprensioni e scelte difficili metteranno alla prova la loro relazione, che nasce come qualcosa di leggero e senza impegno ma finisce per travolgerli con una forza inaspettata.
Anche i personaggi secondari meritano una menzione: sono tutti ben caratterizzati, ricchi di personalità e con storie interessanti, al punto da far desiderare libri dedicati a ciascuno di loro.
Clare Gilmore affronta temi importanti — problemi familiari, lutto, pressioni lavorative, bisogno di affermazione e desiderio di essere amati — con delicatezza e misura, senza mai eccedere, e riesce a coinvolgere completamente il lettore. È una storia che si vive fino in fondo, che arriva dritta al cuore e tiene incollati alle pagine.
Lo stile è chiaro e lineare, la lettura scorre veloce e il ritmo narrativo resta costante, senza cali. In Love Interest nulla accade “tutto e subito”: ogni evento arriva al momento giusto, con il giusto peso emotivo.
Una lettura che mi ha emozionato, fatto ridere e, a volte, anche arrabbiare. Ma che, nel complesso, non potrebbe essere più perfetta di così.









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