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Recensione: Niente è come la neve di Lisa Henry e J.A. Rock

 

 


NIENTE È COME LA NEVE




                                                          di Lisa Henry e J.A. Rock



Prezzo: € 13,51  | Ebook: € 4,99 |
Pagine: 214| Genere: Contemporary Romance MM|
Editore: Quixote|  Data di pubblicazione: 1 dicembre

Trama

Harvey Novak ama vivere a Christmas Falls. Ama anche il suo lavoro al Festival Museum, tranne quando deve avere a che fare con il suo ex, che sta preparando i nuovi opuscoli turistici della città. Ci sono molte cose che Harvey è disposto a fare per Christmas Falls, ma essere gentile con l’uomo che lo ha tradito non rientra certo fra queste. Quando un vero mistero natalizio gli capita tra le mani, gli viene offerta la distrazione perfetta. E anche l’uomo del mistero è una bella distrazione.

Sterling Van Ruyven è andato a Christmas Falls per cercare lo zio perduto da tempo e chiede l’aiuto di Harvey per rintracciarlo. È una questione di affari: se c’è un altro erede Van Ruyven da qualche parte, Sterling deve saperlo. Non si aspetta certo di divertirsi a passare del tempo in quell’assurda città a tema natalizio con il ragazzo carino del museo.

Il loro divertente flirt si trasforma in un’avventura natalizia, ma non potrà mai essere altro che quello. Il cuore di Harvey appartiene a Christmas Falls e Sterling non ha ancora trovato ciò a cui appartiene il suo. Ma forse, dopotutto, il Natale è il momento dei miracoli.




IL MIO PENSIERO SUL LIBRO

Niente è come la neve è un romanzo che usa l’atmosfera ovattata dell’inverno e del Natale per raccontare qualcosa di molto più profondo: il peso dei segreti familiari, il bisogno di verità e il coraggio di scegliere chi essere davvero.

La storia si apre con un imprevisto quasi simbolico: Sterling finisce fuori strada mentre è diretto a Christmas Falls, una cittadina che sembra uscita da una cartolina natalizia. Non è lì per caso. Ha da poco ritrovato una vecchia fotografia dello zio, scattata proprio a Christmas Falls, ma con una data che non coincide con quella ufficiale della sua scomparsa. Da quel momento nasce il dubbio: la famiglia gli ha mentito? Ha nascosto la verità (cioè che lo zio non era scomparso) perché era gay, come suggerisce la foto in cui compare con un altro ragazzo?

Sterling è un protagonista affascinante nella sua rigidità. Cresciuto in una famiglia concentrata sulle attività finanziarie, ha imparato a mettere da parte emozioni e sentimenti, fino a indossare una maschera di cinismo che nemmeno lui sa più distinguere dalla propria vera natura. La sua ricerca non è solo un’indagine sul passato dello zio, ma anche un confronto diretto con ciò che potrebbe mettere in crisi l’equilibrio economico e l’immagine della sua famiglia. Dopo la morte del nonno, gli equilibri familiari stanno cambiando e il ricomparire dello zio potrebbe minarne le fondamenta economiche.

A Christmas Falls incontra Harvey, curatore del museo di Natale della cittadina. Harvey è il suo opposto: empatico, curioso, conoscitore di mille stranezze, capace di vedere il buono nelle persone anche quando loro fanno di tutto per nasconderlo. Vive con la nonna e una presenza fissa nella sua vita è la signora che lo aiuta nella gestione del museo.

Insieme, Harvey e Sterling cercano corrispondenze tra lo sfondo della fotografia e le immagini storiche del museo, dando il via a una serie di colloqui con gli abitanti del posto. Ma riconoscere un volto di trent’anni prima non è semplice, e ogni incontro apre nuove possibilità e nuove storie di vita.

Uno dei punti di forza del romanzo è proprio questo intreccio di esistenze: nella ricerca della verità sullo zio, Sterling e Harvey scoprono frammenti di vite diverse, scelte difficili, amori nascosti o difesi con ostinazione. E, passo dopo passo, si avvicinano tra loro nonostante le personalità differenti.

Il conflitto interiore di Sterling resta sempre al centro: da una parte le conseguenze finanziarie e sociali che potrebbero derivare dalla scoperta che lo zio non è scomparso, dall’altra il semplice desiderio di sapere se quell’uomo ha avuto la possibilità di vivere felice, seguendo se stesso al di fuori della loro famiglia asfissiante. Quando la “vita reale” lo richiama lontano da Christmas Falls, il suo dilemma diventa ancora più evidente.

Il messaggio finale del libro è delicato ma potente: spesso la verità che cerchiamo non è lontana, né nascosta in luoghi irraggiungibili. È molto più vicina di quanto immaginiamo, intrecciata alle nostre stesse vite e alle scelte che abbiamo paura di guardare in faccia.


Barbara






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