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Recensione: Zampette sotto l’albero di Lee Blair

 


ZAMPETTE SOTTO L'ALBERO



                                                                   di Lee Blair



Prezzo: €  ---| Ebook: € 4,99 - KU |
Pagine: 264| Genere: Contemporary Romance MM |
Editore: Quixote|  Data di pubblicazione: 26 novembre

Trama

Quando un solare bastoncino alla cannella incontra uno scontroso vicino Grinch, le campanelle non sono le uniche cose che vibrano.

Trascorro tutto l’anno a prepararmi alla stagione delle feste di Christmas Falls: quelle cinque settimane costituiscono un vero e proprio spettacolo per il rifugio degli animali e io programmo tutto fino al dettaglio per aiutare tutti i miei amici a quattro zampe a trovare le loro case per la vita.

La mia macchina ben oliata esce fuori strada quando scopro un’enorme perdita al rifugio e mio nonno, la mia unica famiglia, deve riprendersi da un intervento di protesi all’anca e non riesco a non preoccuparmi per il nostro ultimo cagnolino arrivato al rifugio.
Roman, il mio vicino di casa, alter-ego del signor Scrooge, mi sta dando del filo da torcere per le decorazioni sulla mia metà della nostra bifamiliare. Non è colpa mia se ho più spirito natalizio io nel mio mignolo di quanto lui ne abbia in quel suo corpo dalle spalle larghe.

C’è qualcosa però in Roman che mi dice che potrebbe amare il Natale e questa città tanto quanto me, se solo desse a entrambi un’occasione. Non importa che io abbia mille altre priorità sulla mia lista, fargli abbassare la guardia e vedere finalmente l’uomo meraviglioso e affettuoso dietro a quella faccia impassibile diventerà la mia missione per le feste. È come aprire un regalo la mattina di Natale e trovare proprio ciò che desideravi.

A un certo punto, però, il mio cuore decide di volere anche Roman sotto l’albero. Ma il suo proposito per il nuovo anno è di lasciare la città, per cui non posso permettermi di innamorarmi di un uomo che non ha in programma di restare.

Christmas Falls è la mia casa, lo sarà per sempre. Come lo convinco che potrebbe essere anche la sua?


IL MIO PENSIERO SUL LIBRO


La storia ruota attorno a Elias, direttore di un rifugio per animali abbandonati, uno di quei personaggi che sembrano fatti di lucine colorate e spirito natalizio. Ama il Natale in tutte le sue declinazioni (decorazioni, eventi, iniziative solidali) e a Christmas Falls è un punto di riferimento: durante il festival natalizio riesce persino a far adottare i cani ai turisti di passaggio. Insomma, Elias è il classico personaggio capace di far venire voglia di decorare la casa anche ad agosto.

Accanto a lui, però, c’è una figura completamente diversa: Roman, il fisioterapista del nonno Jim e vicino di casa burbero, silenzioso, quasi allergico a tutto ciò che è luce, glitter e buoni sentimenti. Se esiste uno Scrooge moderno, è sicuramente lui. Eppure, da due anni, tra Elias e Roman aleggia quell’attrazione inespressa che rende ogni interazione un piccolo campo minato di sguardi sfuggiti e sorrisi trattenuti. Non si parlano davvero, ma si osservano. Non si cercano, ma si notano. E proprio questo tira e molla silenzioso crea una bellissima tensione.

Il romanzo prende il volo quando un guasto al rifugio costringe Elias a chiedere aiuto all’intera comunità per sistemare temporaneamente i cani. La cosa bella? Christmas Falls risponde compatta, come quelle piccole cittadine americane che nei romance natalizi si trasformano in famiglie allargate. Tra i cani c’è anche Carol, una cagnolina particolarmente difficile: Elias decide di portarla a casa, ma sarà Roman l’unico con cui lei sembra andare immediatamente d’accordo. Carol, a modo suo, diventa una piccola cupido a quattro zampe, smussando le difese di Roman molto più velocemente di quanto qualsiasi essere umano avrebbe potuto fare.

E poi c’è Jim, il nonno: simpatico, affettuoso e impiccione quanto basta. È uno di quei personaggi secondari che rubano la scena ogni volta che compaiono e, nel suo modo un po’ saggio e un po’ malizioso, non si fa problemi a spingere Elias e Roman l’uno verso l’altro. E non è tutto: anche lui, nel corso della storia, si ritrova coinvolto in un flirt tenero e divertente, una sottotrama che dona ulteriore calore alla narrazione.

Ma il cuore emotivo del romanzo è Roman e il suo conflitto interiore. Cresciuto tra continui traslochi e addii, è abituato a non legarsi a nessuno: per lui restare significa rischiare di soffrire. Per questo, anche quando comincia a sorridere, a partecipare agli eventi con i cani e a lasciarsi coinvolgere dalla comunità, mantiene sempre quella barriera invisibile. Ha un’opportunità di lavoro lontano, una via d’uscita che lo rassicura. O almeno… così crede.

Perché più il tempo passa, più Elias, Carol e perfino Christmas Falls iniziano a insinuarsi dentro di lui. E quando finalmente la proposta tanto attesa arriva, Roman si ritrova a chiedersi se ciò che desiderava davvero fosse andarsene o se semplicemente non aveva ancora trovato un posto (e qualcuno) per cui valesse la pena restare.

Zampette sotto l’albero è un romance che ha tutto ciò che il genere promette: dolcezza, ironia, animali che conquistano il lettore, un pizzico di malinconia e una lenta costruzione del rapporto che fa venire voglia di parlare ai personaggi attraverso le pagine.


Barbara








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