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Recensione: Grip di Kennedy Ryan


GRIP

di Kennedy Ryan

Prezzo: € --- | Ebook: € 4,99 |
Pagine: 392 | Genere: Music Romance NA  |
Editore: Hope Edizioni | Data di pubblicazione: 14 Febbraio

Trama


Opporsi a una forza irrefrenabile ti sfinisce e ti svuota. Lo so. L’ho fatto per anni. Posso anche non essere dotata a livello musicale, ma ho un certo fiuto per il talento e ho occhio per lo straordinario. E Marlon James, Grip per i suoi fan, è a dir poco straordinario. Anni fa, abbiamo trascorso qualche magica serata insieme, ma tengo quei ricordi in un cassetto chiuso, di cui ho gettato via la chiave. Tutto ciò che ci resta sono l’amicizia e il lavoro. Lui è all’apice di un successo inimmaginabile, tutti i suoi sogni sono pronti a diventare realtà. Io gestisco la sua carriera, ma non riesco a gestire il mio cuore. È sfrenato, avventato e disobbediente. E mi ricorda tutte le cose che voglio dimenticare.

  
 


IL MIO PENSIERO SUL LIBRO

Dopo aver letto Flow non vedevo l'ora di scoprire cosa sarebbe successo a Grip e Bristol, per come era finita la novella mi aspettavo grandi cose e temevo anche il peggio, perché diciamolo Grip non si è comportato bene e Bristol è stata anche fin troppo gentile andandosene e chiudendolo per sempre fuori dalla sua vita... più o meno...
Ammetto che avendo amato Flow le aspettative per Grip erano davvero alte, non mi ha deluso sia chiaro, ma non mi ha nemmeno colpito particolarmente e a tratti l'ho trovato noioso, questo perché per quasi tutto il libro Grip non fa altro che rincorrere Bristol, che a sua volta prende una decisione sbagliata dopo l'altra, compromettendo anche la sua professionalità.
Grip inizia con alcuni flashback che ci permettono di capire cosa é accaduto dopo che Bristol é rientrata a casa e qualche anno dopo quando, una volta finiti gli studi, ha iniziato a lavorare con suo fratello ed ha rincontrato Grip ed è grazie a questi salti temporali che il lettore non si perde e comprende meglio la storia tra i due protagonisti e il perché di alcune decisioni prese da Bristol... Otto anni dopo eccoci qui a osservare come Grip e Bristol si rincorrono e si fanno i dispetti come due bambini dell'asilo, comportandosi in modo infantile e finendo così per incasinare ancora di più la loro storia e tutto perché Bristol non riesce a fidarsi di lui, non lo ascolta e soprattutto non ascolta il suo cuore, dando l'idea di essere una persona fragile e bisognosa d'attenzioni.
Marlon James, ovvero Grip, è un ragazzo di colore nato e cresciuto in un quartiere in periferia e che ha da sempre insieme ad amici e parenti è stato costretto a subire in silenzio i soprusi della polizia, a esser costantemente vittima dei pregiudizi della gente ed è con la musica e le sue canzoni che decide di mostrare al mondo cosa vuol dire vivere in un mondo di bianchi quando si ha la pelle di un colore diverso... E così tra le ansie e i dubbi di Bristol e un Grip dolce ma un po' infantile il lettore si ritrova a riflettere su tematiche forti, attuali e che danno alla storia un valore aggiunto... Perché oltre a parlare di razzismo, abuso di potere e pregiudizi la Ryan ci racconta anche di violenza sulle donne, di uomini incapaci di accettare un no come risposta e che fanno diventare la donna un'ossessione, fino a considerarla una proprietà: ebbene si, in Grip di di sicuro non ci si annoia, anche se ci sono stati momenti in cui la storia tra Grip e Bristol mi ha dato letteralmente sui nervi, per non parlare del fatto che quando finalmente le cose sembravano andare un po' meglio i colpi di scena hanno fatto crollare ogni speranza!
Ho trovato adorabile Grip, anche se non ho per nulla apprezzato il suo modo di dimostrare a Bristol il suo amore e il tipo di persona che è, ad un certo punto l'ho trovato davvero infantile e egoista. Bristol invece mi ha irritata tutto il tempo, mi ha dato l'idea di una bambina capricciosa incapace di risolvere le cose come dovrebbe fare un adulto, agendo senza pensare alle conseguenze... 
La storia in se è davvero bella, ben costruita e la Ryan riesce ad arrivare dritta al cuore del lettore, lo coinvolge emotivamente e gli fornisce moltissimi spunti di riflessione, gli ricorda che non sempre ma spesso l'amore può tutto e nel caso di Grip e Bristol l'amore e la musica sono due ingredienti perfetti per superare gli ostacoli, per abbattere i muri eretti dai pregiudizi e costruire ponti per dare il via a qualcosa di importante.
Nonostante le sue quasi 400 pagine Grip si legge velocemente, il ritmo è a volte un pochino più lento, ma si riprende spesso grazie ai colpi di scena e ad alcuni momenti molto romantici e toccanti.
Nel complesso posso dire che Grip è una lettura piacevole, scorrevole e che appassiona il lettore, mi sento quindi di consigliarvela, sono certa che vi conquisterà!




E MEZZO




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