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Recensione: Nel cuore di Ginger di Katy Regnery


Rieccomi con una nuova recensione... oggi per il blog è una giornata piena di novità!

Qualche giorno fa è uscito per Quixote edizioni Nel cuore di Ginger, il nuovo libro di Katy Regnery ispirato alla favola di Cappuccetto Rosso, libro che stavo aspettando con ansia... secondo voi mi è piaciuto quanto i primi due? Vi lascio di seguito le recensioni de Il veterano, ispirato a Bella e la Bestia e Non lasciarmi andare, ispirato a Hansel e Gretel :)

Il veterano - Non lasciarmi andare

NEL CUORE DI GINGER

di Katy Regnery

Prezzo: € 17,68 | Ebook: € 4,99 |
Pagine: 576 | Genere: Contemporary Romance NA - Retelling | Editore: Quixote EdizioniData di pubblicazione:  24 Maggio

Trama


Tanto tempo fa c’erano due cugini: uno dorato come il sole, l’altro oscuro come la notte, uno un protettore, l’altro un predatore, uno un Cacciatoree, l’altro un Lupo… ed entrambi possedevano in maniera equa, anche se differente, una porzione del cuore di una ragazzina.
In questa storia d’amore contemporanea, liberamente ispirata a “Cappuccetto Rosso”, il cacciatore e il lupo sono cugini e Cappuccetto Rosso è la ragazza della quale entrambi si innamorano.
La bellissima Ginger McHuid, figlia del più importante allevatore di cavalli del Kentucky, cresce nel ranch di famiglia, è la migliore amica di Cain Wolfram, il figlio del responsabile degli stalloni di suo padre, e del cugino di Cain, Josiah Woodman, figlio di un banchiere locale. Nel corso della sua infanzia felice, i tre sono amici inseparabili, ma mentre crescono fino a diventare adulti, sentimenti complicati minacciano di distruggere la lunga storia della loro amicizia e del loro amore.

  
 


IL MIO PENSIERO SUL LIBRO


Avevo grandi aspettative su questo libro, i due libri precedenti di Katy Regnery mi erano piaciuti moltissimo e non vedevo l'ora di leggere una sua nuova storia, immergermi nuovamente tra i suoi personaggi così particolari e con storie che lasciano senza respiro, purtroppo però Nel cuore di Ginger non ha nulla di tutto questo.
Una delle cose che non ho ben capito di Nel cuore di Ginger è perché mai la protagonista viene chiamata da tutti Ginger quando in realtà il suo nome è un altro, cosa che si scopre all'improvviso e in maniera un po' distratta, tanto che la prima volta che la madre la chiama con il suo nome vero mi son domandata di chi stesse parlando! Altra cosa inspiegabile è il perché tutti chiamino Woodman per cognome, anche i suoi stessi genitori! Credetemi sono una mamma e chiamo mio figlio in mille modi, ma mai lo chiamerei per cognome!
Circa il 60% del libro ruota intorno a Cain Wolfram, suo cugino Josiah Woodman e la loro amica d'infanzia Ginger McHuid: tutta la storia è raccontata in terza persona e per la prima metà del libro si hanno i tre punti di vista dei protagonisti, solo che appunto sono in terza persona e cosa che ho trovato davvero inutile spesso riportano intere parti già lette nel PoV precedente: ad esempio Wooldman parla con Ginger, descrive tutto con cura, poi si passa oltre e si ha il PoV di Ginger che ripete parola per parola quello appena detto da Woodman, raccontandolo dal suo punto di vista! Tutto è confuso, il lettore viene travolto dalla ripetitività dei vari capitoli, annoiandosi e perdendosi per strada, finendo per non interessarsi troppo a quello che viene detto e che accade.
Una delle cose che ho sempre apprezzato di Katy Regnery sono i protagonisti così imperfetti, reali, spezzati, che si portano dentro storie drammatiche e disarmanti, che colpiscono il lettore al cuore e lo commuovono fino alle lacrime, le sue storie sono sempre emozionanti e anche passionali, ma tutto ciò manca a Nel cuore di Ginger, tanto che più di una volta mi sono domandata se lo avesse veramente scritto la Regnery: i personaggi sono piatti, freddi, non hanno un passato devastante alle spalle, sono ragazzini troppo cresciuti, immaturi e sciocchi e non c'è quella passione che mette i brividi al lettore e che gli fa venire le palpitazioni, tutto resta distante e arido.
All'inizio del libro mi stavo preoccupando, non amo particolarmente le storie con i triangoli perché finisco sempre per affezionarmi a tutti i protagonisti e soffro quando arriva il momento di scegliere, ma andando avanti nella lettura mi sono fatta un'idea precisa di ogni personaggio e non sono riuscita ad affezionarmici a dovere.
Woodman è un bambino sciocco, un po' calcolatore, che ha pianificato la sua vita con Ginger senza tener minimamente conto di quello che prova lei, ha marcato il territorio con suo cugino Cain calpestando non solo i sentimenti di colui che chiama fratello, ma fregandosene altamente della donna che per interi capitoli dice di amare. Woodman pensa solo a se stesso, non gli interessa nulla che non sia raggiungere i suoi obiettivi, pretende di obbligare Ginger ad amarlo, quando poi ha un incidente si mette in testa che lei non possa amarlo perché non è perfetto, tra l'altro esagera anche moltissimo sul suo infortunio, a volte sembra che sia menomato a vita e si definisce un mezzo uomo..
Ginger è viziata, sciocca, si fa manipolare dalla madre e da Woodman, è talmente infantile che ad ogni errore che commette da la colpa a Cain, illude costantemente Woodman, si contraddice con Cain ferendolo più volte e pretendendo sempre di essere nel giusto.
Cain... forse l'unico personaggio meglio riuscito, quello che man mano che la storia va avanti cresce, si evolve, impara dai suoi errori e si fa un esame di coscienza. Purtroppo però ha un qualcosa che non convince, forse perché verso la fine tutto accade troppo velocemente e perde un po' della sua personalità, diventa una specie di zerbino di Ginger.
Alcuni personaggi secondari li ho trovati inutili, li ho anche detestati molto come le madri di Woodman e Ginger, capaci solo a comportarsi come due stupide ragazzine che progettano matrimoni da favola, manipolatrici e invadenti, talmente egoiste da non esser capaci di domandarsi se i loro figli sono veramente felici... Quando tutto precipita Sophie, la madre di Woodman, che fino a due pagine prima era tutta miele e sorrisi per Ginger si trasforma, improvvisamente la odia e non si sa perché! Magnolia, la madre di Ginger, si dimostra un'arrivista senza cuore, superficiale, insensibile e così stupida che fa venir voglia di tirarle una padellata in testa!
Nel cuore di Ginger ha le basi per essere una bella storia, ma durante la stesura qualcosa non ha funzionato, la storia è confusa, è piatta, tutto risulta freddo e arido, le scene di sesso sono insipide, senza passione, il lettore non viene coinvolto minimamente dai personaggi e anche nel momento più drammatico non si prova nulla, personalmente non mi si è spezzato il cuore, non ho versato lacrime, anzi ho trovato quello che accade a Woodman come un qualcosa di programmato, un suo non voler affrontare la realtà, il dover ammettere di esser stato sconfitto, di non essere lui il migliore, come se essere secondo a Cain fosse qualcosa di troppo squallido e umiliante...
Che dire Nel cuore di Ginger mi ha delusa su più fronti, ho faticato a trovare qualcosa di buono in tutta la storia, di sicuro lo si legge velocemente, ma un libro deve prima di tutto coinvolgere ed emozionare il lettore, sorprenderlo piacevolmente e quando queste cose vengono a mancare ci si ritrova insoddisfatti, mi auguro in futuro di ritrovare la Regnery de Il veterano e Non lasciarmi andare e che questo libro sia stato solo un piccolo arresto insignificante e isolato.





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