Recensione: Guida ai pizzi e alla pirateria per giovani gentildonne di Mackenzi Lee
Ben trovati Colors,
ieri vi ho parlato di Guida ai vizi e alle virtù per giovani gentiluomini e oggi tocca all'altra metà di questo libro che ha come protagoniste Felicity e una sua cara amica d'infanzia... Pronti a scoprire quale nuova avventura ha creato MacKenzi Lee?
GUIDA AI PIZZI E ALLA PIRATERIA PER GIOVANI GENTILDONNE
Pagine: 866 | Genere: Fantasy YA FF |
Editore: Mondadori | Data di pubblicazione: 29 Settembre
Trama
Felicity Montague ha due obiettivi nella vita: evitare il matrimonio con Callum Doyle e iscriversi alla facoltà di medicina, riservata agli uomini. Una speranza però c’è: l’eccentrico dottor Alexander Platt sta cercando assistenti. Felicity dovrebbe recarsi da lui in Germania, ma non ha i soldi per il viaggio. Fortunatamente una donna misteriosa si offre di pagarglielo, purché la porti con sé travestita da sua cameriera. Quali sono i veri motivi di tanta insolita generosità?
IL MIO PENSIERO SUL LIBRO
Rispetto a Guida ai vizi e alle virtù per giovani gentiluomini questo secondo volume mi è piaciuto meno, non è male, sia chiaro, ma ho trovato la prima parte piuttosto pesante e il personaggio di Felity molto chiuso mentalmente, lei che si batte per i diritti delle donne, che critica gli uomini per come giudicano il sesso femminile è poi la prima a giudicare le altre donne in base ai propri gusti, dando per scontato che se ad una donna piacciono abiti e feste è per forza stupida e inferiore...
La prima parte di Guida ai pizzi e alla pirateria per giovani gentildonne è piuttosto introduttivo, ritroviamo i protagonisti del primo libro anche se la vera protagonista qui è Felicity, ancora in attesa di poter trovare una scuola di medicina che l'accetti nonostante sia donna... Felicity è impulsiva, battagliera e a volte un po' scontata, vuole fare la donna moderna, ma ha ancora molti pregiudizi tipici della cultura del suo tempo, ho avuto l'impressione che voglia fare la rivoluzionaria solo quando si tratta di se stessa, perché poi cade in molti cliché e stereotipi.
Verso metà libro la storia si fa più interessante e avventurosa, si scoprono alcuni segreti e misteri legato ad alcuni personaggi secondari e Felicity e la sua amica d'infanzia Johanna si ritrovano a vivere una grande avventura, come quelle che sognavano ad occhi aperti da bambine.
La Lee in questo libro affronta un tema importante come l'emancipazione femminile, ma avrei preferito lo trattasse diversamente, soprattutto perché il personaggio di Felicity mi è sembrato molto egoista e immaturo, incapace di vedere oltre il suo naso e di pensare solo al suo tornaconto.
Personalmente ho apprezzato molto di più i personaggi di Johanna e di Sim, la giovane pirata pronta a tutto pur di salvaguardare il segreto del suo popolo, anche lei ha secondi fini perché anche lei essendo donna sa che, pur essendo il primogenito della sua famiglia, non ha gli stessi diritti dei suoi fratelli, ma ha comunque meno pregiudizi, così come Johanna, che più di una volta cerca di far capire a Felicity che se ad una donna piacciono pizzi e merletti non vuol dire che è stupida e superficiale, che si può essere intelligenti e acuti anche apprezzando cose più frivole e che il fatto che a lei non piacciono non vuol dire che deve sminuirle.
Guida ai pizzi e alla pirateria è un libro tutto al femminile, incentrato sulle difficoltà che le donne devono affrontare per esser preso sul serio e per quanto tutta la storia si svolga nel 1700 certi temi sono ancora incredibilmente attuali.
Tra inseguimenti, mappe misteriose, medicine miracolose, nuove scoperte, pirati e furfanti Felicity e Johanna vivranno una grande avventura, che è solo l'inizio di una nuova vita per entrambe... Non mancheranno i colpi di scena e momenti carichi di adrenalina, anche se verso la fine ho avuto l'impressione che l'autrice sia stata un po' troppo sbrigativa...
Di sicuro Guida ai vizi e alle virtù per giovani gentiluomini e Guida ai pizzi e alla pirateria per giovani gentildonne sono due libri interessanti, che si leggono davvero velocemente, lo stile della Lee è scorrevole e le sue storie non annoiano e soprattutto non deludono il lettore e ora non vedo l'ora di poter leggere il terzo volume...
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