Recensione: Il Rintocco di Neal Shusterman
Bentrovati Colors,
nuova trilogia conclusa in questi giorni, è infatti uscito ieri Il rintocco il terzo volume della serie Falce.
IL RINTOCCO
Pagine: 492 | Genere: Distopico Fantasy YA |
Editore: Mondadori | Data di pubblicazione: 30 Marzo
Trama
Da tre anni Citra e Rowan sono scomparsi: da quando cioè la falce Goddard ha assunto il potere e il Thunderhead si è chiuso in un silenzio che solo Greyson Tolliver riesce a infrangere. La città-isola di Endura, il "cuore pulsante" della Compagnia delle falci, è perduta, affondata per sempre nelle acque dell'oceano, e con lei le Grandi falci. Davvero sembra che ormai nulla possa impedire il dominio assoluto di Goddard, nominato Suprema Roncola della MidMerica. E, mentre gli echi della Grande Risonanza scuotono ancora il cuore della Terra, la domanda è una sola: c'è ancora qualcuno in grado di fermare il tiranno? Gli unici a saperlo sono la Tonalità, il Rintocco e il Tuono.
IL MIO PENSIERO SUL LIBRO
Ho adorato i primi due volumi di questa serie, ho amato sia la storia originale e complessa sia i personaggi, così particolari e mai banali e mi aspettavo grandi cose da Il Rintocco, forse le mie aspettative erano troppo alte fatto sta che questo libro non mi ha soddisfatto e mi ha anche delusa un po'.
L'inizio de Il rintocco mi ha destabilizzato parecchio, non viene subito detto quanto tempo è passato dalla fine di Thunderhead, viene detto solo verso quasi metà libro e dedurlo inizialmente non è facile, come se non bastasse vengono introdotti nuovi personaggi, troppi a mio parere e questo aumenta anche le storie che si intrecciano, ci si ritrova a leggere più storie separate una dietro l'altra e ammetto che spesso ho dovuto prendere una pausa per tornare indietro e rileggere dei capitoli, perché mi perdevo per strada, non riuscendo a seguire il filo logico e cosa volesse raccontare l'autore...
Tra vecchi e nuovi personaggi la lettura procede molto lentamente, Shusterman cerca di dare più informazioni possibili su Tuono, Tonalità e Rintocco, su come era l'era dei mortali dei mortali e delle prime Falci, ho avuto l'impressione che volesse fornire più informazioni possibili e che non avesse abbastanza tempo e spazio per farlo... Sinceramente avrei preferito magari due libri anziché uno, ma più chiari.
Più volte son stata tentata andando avanti di abbandonare la lettura, non sentivo quel desiderio bruciante di arrivare in fondo, di scoprire come sarebbe andata a finire e quando ho realizzato che Shusterman aveva deciso di relegare Citra e Rowan a due personaggi secondari ho davvero sentito il bisogno di lanciare il libro: per due interi libri ci ha fatto appassionare a questi due personaggi, li abbiamo amati e seguiti pagina dopo pagina e qui sono quasi inesistenti, Rowan soprattutto , che io ho amato alla follia nel secondo volume, quasi scompare...
Greyson, che aveva imparato a conoscere in Thunderhead qui ha sicuramente un ruolo fondamentale, sotto certi aspetti l'ho trovato molto diverso dal ragazzo introdotto nel secondo volume, ma nello stesso tempo ogni volta che leggevo i suoi capitoli avevo la sensazione di essere in compagnia di un vecchio amico!
Tra i tanti personaggi che si incontrano in questo volume quello che ho compreso meno è Jerico, un ragazzo di 20 anni addetto al recupero in mare ed è grazie a lui che vengono ripescati i corpi di Citra e Rowan, quello che non ho capito è stato il bisogno dell'autore di precisare che Jeri è all'occorrenza uomo e donna, cambia sesso in base al cambiamento atmosferico: la prima volta che ho letto che lo chiamavano prima signore e poi signora ho pensato fosse un errore di battitura, non avevo nemmeno capito perché il suo marinaio si fosse scusato dicendo che era cambiato il tempo...
Di sicuro Il Rintocco non manca di storie da raccontare e personaggi da scoprire, la trama purtroppo l'ho trovata troppo confusionaria e ho avuto la sensazione di leggere un libro totalmente distaccato dai primi due, che ho amato moltissimo... Non so cosa avesse in mente Shusterman quando ha deciso di scrivere Il Rintocco, ma trovo che abbia decisamente esagerato nell'aggiunta di personaggi e avvenimenti... Il finale mo ha spiazzata, mi sono sentita come derubata di qualcosa, non so dire se sia o meno perfetto per questa trilogia, di sicuro non lo è per me.
Fortunatamente lo stile di Shusterman rende la lettura abbastanza scorrevole, riesce a coinvolgere il lettore, anche se si fa un po' di fatiche a stare dietro a tutto quello che viene raccontato...
Sentendo il parere di altre blogger che hanno letto questo libro ho capito che o lo si ama alla follia o lo di odia, io non l'ho odiato, ma di sicuro non l'ho amato abbastanza da dire che è la perfetta conclusione di una trilogia con una storia incredibile e dei personaggi che hanno davvero molto da raccontare...
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