Recensione: Il Mistero del Talismano Perduto di Karen Marie Moning
Prezzo: € 9,90
E-book: Non disponibile
Pagine: 400
Editore: Leggereditore
Genere: Urban Fantasy - Young Adult
Mac è ancora in Irlanda e continua a cercare insieme a Barrons le Reliquie Sacre... Durante la ricerca di una di queste, il Talismano Perduto, scopriranno che qualcuno li ha anticipati uccidendo e con violenza tutti coloro che si trovava sul suo cammino... Hanno un nuovo nemico o è qualcuna delle loro vecchie conoscenze? E cosa nasconde la vecchiettina veggente sidhe incontrata da Mac la sua prima sera a Dublino?
Questo è il secondo volume della serie Fever e come il primo (trovate la recensione QUI ) la storia è narrata in prima persona dalla protagonista femminile, che continua così il suo diario delle memorie.
Il racconto riprende da dove era stato lasciato ne Il segreto del libro proibito e spesso Mac fa un riassunto di ciò che è accaduto in seguito alla morte della sorella e del suo arrivo a Dublino.
Lo stile della scrittrice è sempre lo stesso: scorrevole, vivace e non mancano scene noir e gotiche.
Mac non è più la biondina superficiale e un po' infantile che è arrivata a Dublino per scoprire chi ha ucciso la sorella, è ora più consapevole del suo essere sidhe e che l'unica cosa importante è sopravvivere.
Per gran parte del libro il lettore impara a conoscere meglio la nuova Mac, non ci sono scene d'azione, ma si scoprono più informazioni su altre veggenti: vengono introdotti nuovi personaggi e la curiosità del lettore viene stuzzicata dall'ingresso sulla scena non solo di una giovane veggente di quindici anni, ma anche dall'informazione che esiste una vera e propria associazione sidhe... L'autrice ha volutamente fornito più informazioni lasciando il lettore sospeso e incuriosito, tenendolo così inchiodato alle pagine con il bisogno di andare avanti nella lettura per saperne di più, per carpire i segreti dei personaggi e scoprire come si svilupperà la storia. L'attenzione resta alta per tutta la lettura in un crescendo di adrenalina, come sempre nulla risulta mai banale o scontato: chi legge non ha mai la sensazione di sapere cosa verrà detto dopo e le ultime cento pagine sono una vera esplosione di colpi di scena, azione, tensione e paura. Tutto è descritto con dovizia, dando al lettore come l'impressione di poter toccare ciò che viene descritto da Mac, di poter sentire l'odore del sangue o il rumore delle ossa che si rompono: è così precisa la descrizione ed è tale il coinvolgimento del lettore che sembra di vedere un film piuttosto che esser immersi in una lettura. Il lettore viene riportato alla realtà giusto quando Mac si rivolge in prima persona a chi legge, come a ricordargli che questi sono i suoi ricordi e noi siamo solo osservatori distanti e silenti.
Il finale è aperto e non delude il lettore, lasciandolo con il bisogno di sapere cosa accadrà dopo. Che dire... speriamo che il terzo volume non tardi ad arrivare!
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