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Manga - Consigli di Lettura #15: Vita da Slime n. 2 di Fuse e Taiki Kawakami

Ciao a tutti Lettori e ben trovati! 

Quest'oggi non solo torniamo a parlare di MANGA, immergendoci ancora una volta nel meraviglioso mondo dei fumetti giapponesi, ma ci caliamo anche, e soprattutto, in un vero e proprio gioco di ruolo. Dopo un primo volume sorprendentemente ammaliante, Vita da Slime si riconferma essere una serie capace di avvolgere il lettore mettendo in grande evidenza quelle che sono le doti narrative dei suoi due autori: Fuse e Taiki Kawakami, rispettivamente per la storia e per i disegni, riescono anche in questo secondo volume ad incuriosire ed innovarsi, trasportando il lettore in un mondo capace di riconoscere la sua identità e di colpire proprio per la sua essenza.

VITA DA SLIME N. 2


VITA DA SLIME N. 2
di Fuse e Taiki Kawakami

Prezzo: € 4,90 | Pagine: 176 | Genere: Shonen
Editore: Edizioni Star Comics | Data di pubblicazione: 9 Maggio 2018

TRAMA
Perdere la vita in seguito a un’aggressione non è certo una bella esperienza... Figuriamoci se poi ci si reincarna in un essere gelatinoso, per di più cieco e sordo, e si viene catapultati in un mondo completamente diverso da quello che si è lasciato! È ciò che accade a Satoru, che intraprende un’assurda avventura nei panni di uno slime! Giunti nel regno dei nani alla ricerca di qualcuno che possa aiutarli a ristrutturare il loro villaggio, Limur e compagni finiscono per imbattersi nelle ire del ministro Vester, che li accusa di oltraggio alla sua persona e li conduce a processo. Limur crede si tratti di un tranello e si aspetta una condanna certa: il subdolo ministro sembra infatti interessato a mettere fuori gioco Kaijin per dei loschi affari... Ma ecco arrivare il giudizio del re! Come si metterà per i nostri amici?

IL MIO PENSIERO.

Incuriosita dal risvolto prettamente classico assunto dalla storia, che si dipana in un modo fantastico divenuto presto un vero e proprio gioco di ruolo, e soprattutto sorpresa da un estro narrativo del tutto inaspettato, capace di far prendere vita ai propri personaggi all’interno di un ambiente complesso pur nella sua grande fruibilità, ho accolto con una certa nota divertita l’invito alla reincarnazione nel secondo volume di Vita da Slime ritrovandovi, ancora una volta, un universo ben più che abile a fare della sua magia un’autentica dote espositiva. 

Partiti alla ricerca di un aiuto concreto per ridare vita al villaggio dei goblin, Limur e i suoi compagni trovano proprio nel villaggio dei nani l’abilità di Kaijin, il più grande costruttore e maestro armaiolo mai esistito, suscitando in Vester un vero moto di invidia. Deciso più che mai a gettare un’ombra oscura sul suo rivale, quest’ultimo, accusando la compagnia di un grave oltraggio alla sua persona, li trascina davanti al Re per sottoporli a processo e tutto, per Limur, sembra ormai perduto. Inaspettatamente, però, il sommo giudizio si tinge di speranza: gli eroi sono salvi, ma obbligati ad abbandonare per sempre il villaggio. Quelli con Veldra, i goblin e Kaijin, dunque, sembrano essere gli incontri più importanti per Limur, che mai avrebbe immaginato di poter trovare in questo nuovo mondo la sua vera anima gemella: l’arrivo di Shizu, infatti, porterà nuovamente scompiglio nella sua vita facendo riemergere sentimenti che credeva da tempo assopiti, ma qualcosa nella ragazza lo spinge ad interrogarsi sul suo passato. Chi è veramente Shizu? Cosa si cela in un cuore così tormentato? 

Capace di distinguersi nuovamente per la cura e la precisione riservati al tratto e al disegno, degno delle migliori ambientazioni fantastiche e dei più grandi giochi di ruolo conosciuti universalmente, il secondo volume di Vita da Slime, fin dalle prime pagine, riporta il lettore all’interno dei confini sempre più ben definiti di un mondo di cui tutti, almeno una volta nella vita, avremmo voluto scoprirne i segreti, esplorarne i luoghi più inaccessibili e conoscerne le anime che, ognuna con la propria peculiarità, ne popolano gli estremi. Proprio in questo Fuse e Taiki Kawakami dimostrano di possedere un’abilità narrativa oltre ogni immaginazione riuscendo a far prendere vita davanti agli occhi di un incantato pubblico le creature, dalle più semplici alle più complesse, che tavola dopo tavola arricchiscono una storia sorprendente. Oltre agli elementi già incontrati in precedenza, infatti, qui le novità non si fanno attendere e se da una parte vengono introdotti ed analizzati nuovi personaggi, come la giovane Shizu in relazione sia alla sua dimensione terrena sia all’essere che ne porta le vesti o i tre avventurieri dotati anch’essi di doti particolari, dall’altra sono la crescita e l’approfondimento dei protagonisti già conosciuti ad attirare l’attenzione e a contribuire al salto di qualità del manga: sebbene i due autori continuino chiaramente a focalizzarsi su Limur, le evoluzioni della trama riescono sapientemente ad indagare anche le altre personalità, rendendole più intriganti e permettendo al lettore di entrare maggiormente in sintonia con esse.

Operazione, questa, resa possibile anche grazie alle atmosfere che permeano l’intero volume, più tese e più abili nel trasmettere emozioni rispetto al primo, e alle tematiche che i due autori affrontano, dalla malinconia alla gratitudine, dall’affetto all’amore, dal coraggio alla pura forza di volontà, il tutto ben analizzato in un insieme armonico di sensazioni e turbamenti capace, anche nell’ironia che continua a caratterizzare la storia, di colpire al cuore il lettore. Con un finale strategicamente in bilico e in grado di far nascere e crescere una sempre più fervente curiosità, Vita da Slime si riconferma una serie particolarmente promettente da cui distogliere lo sguardo è assolutamente impossibile.

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